RACCONTAGIOCHI
Art’è Ragazzi nei suoi prodotti dedica un’attenzione particolare alla narrazione come esperienza empatica e vuole farlo anche sul web.
Per questo con l’aiuto del professor Marco Dallari e in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento, ha realizzato videoletture e laboratori tratti dai volumi della Collana ARTE per CRESCERE.
Perché sviluppare una relazione empatica, giocando, raccontando e leggendo ai bambini, significa imparare a mettere da parte le proprie interpretazioni e i propri pregiudizi su ciò che il bambino pensa e sente, e capire dal suo comportamento, dal suo sguardo, dai suoi commenti, quello che realmente prova. Per il bambino si tratta di conquiste affettive e cognitive fondamentali per costruire pensiero, conoscenza, identità.
Leggere i famosi quadri di Vincent Van Gogh attraverso un racconto di fantasia. Protagonisti: un venditore di colori e pennelli, un marinaio sbarcato da una traversata oceanica e un pittore dai capelli biondo rossicci e l’aria spiritata…
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“Dicono ci fosse anche quel giorno. Quel giorno piovoso del 1519 nel castello di Amboise, Francia. Lui era lì mentre veniva sepolto il maestro, il grande Leonardo da Vinci.” Inizia così la video lettura del racconto di Tania Caroli interpretata da Marco Dallari che passeggia tra le pagine dei codici del genio toscano, dove fanno capolino animali, regnanti, apostoli, invenzioni e dame.
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Una ragazza nata nel 1898, un grande desiderio: quello di dipingere, una nonna che la porta nei musei di Roma, Firenze e Venezia. Poi l’amore, Parigi e le sue opere che entrano a pieno titolo nelle gallerie d’arte dei grandi del pennello. Tamara la super femmina nella Bugatti verniciata di verde, il suo colore preferito. Tamara è leggenda. Marco Dallari ne imita anche l’accento e ci accompagna tra le vie di Milano durante la corsa che la vede vincitrice tra i vari Nuvolari, Marinetti e D’Annunzio…
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Video lettura del racconto di Paola Franceschini. Tutto parte da una macchia di caffè che riporta alla mente del protagonista il suo pittore preferito: Mirò, cui bastava un’emozione anche piccola perché la sua creatività si mettesse in moto. Lo seguiamo, tramite l’interpretazione di Marco Dallari, tra le sue imprevedibili tele, a Barcellona prima, poi a Parigi e negli anni della guerra, in Normandia e a Palma di Maiorca.
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Marco Dallari costruisce con Jacopo una sedia che ricordi il passaggio di Van Gogh, “dove immaginiamo che lui si sia seduto e poi se ne sia andato lasciando i suoi colori, le sue impronte, il suo ricordo…” E allora eccola vivere di tinte gialle e blu, ma anche di spighe di grano e ritagli di quadri noti.
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